Sabato 20 maggio 2023, in occasione della Giornata Nazionale della Biodiversità di interesse agricolo e alimentare, ha avuto luogo un incontro con gli studenti delle scuole superiori agrarie emiliano-romagnole. L’evento, inquadrato nel progetto di conoscenza, conservazione e valorizzazione della biodiversità orticola tradizionale dell’Emilia Romagna (protagoniste della giornata le cucurbitacee), ha raccolto l’adesione anche della Regione e dei vari organi e università coinvolti nell’organizzazione del progetto.
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Al centro dell’attenzione erano però le scuole e i progetti di recupero di varietà antiche promossi proprio dagli istituti stessi. Prima dell’intervento degli studenti anche i vari relatori hanno ritenuto importante sottolineare come questo tipo di progetti siano utili per salvaguardare la biodiversità, fattore determinante per l’ambiente ormai sempre di più minacciato dalla monocoltura e dall’agricoltura intensiva. Gli stessi relatori si sono poi soffermati sull’importanza in questo senso dei futuri periti agrari e della loro formazione, in quanto saranno loro i responsabili della sorte e della buona riuscita di questi progetti di salvaguardia ambientale e delle tradizioni. La mattinata è proseguita con discorsi e dibattiti alimentati dalle presentazioni di professori ed esperti fino ad arrivare al vero momento saliente della giornata, quello in cui tutti gli occhi erano puntati verso i ragazzi e i loro racconti. Tutte le scuole presenti, prima lo Zanelli con Alice Soncini e Alessandro Giaroli (4C) poi i due istituti ospiti di Piacenza e Bologna, hanno descritto il loro lavoro svolto con le varietà autoctone della propria provincia. In ogni esposizione era facile notare l’importanza dei particolari anche più minimi e della delicatezza con cui queste specie, così importanti per la biodiversità, devono essere trattate in ogni fase della loro crescita. Dalla teoria delle esposizioni si è rapidamente passati alla pratica con la visita all’azienda agraria dello Zanelli. I ragazzi di 4C e 4BE, con il contributo del Prof. Daniele Galli, hanno accompagnato i visitatori delle scuole per tutta l’azienda, dalle serre alle stalle fino al caseificio, raccontando e descrivendo la vasta gamma di opportunità che la nostra scuola offre dal primo all’ultimo anno di studi e che da quasi 150 anni arricchiscono il curriculum dei suoi studenti. Nemmeno la pioggia ha potuto fermare la curiosità dei piacentini e dei bolognesi che hanno seguito con estremo interesse il giro tra i terreni dell’azienda, rimanendo colpiti dai numerosi progetti e attività in cui è coinvolta la scuola, tra cui spicca sicuramente proprio la conservazione (e coltivazione) delle varietà autoctone e antiche grazie alla banca del germoplasma. La mattinata si è poi conclusa con un rinfresco offerto dall'istituto durante il quale i ragazzi delle diverse scuole hanno potuto confrontarsi direttamente l’uno con l’altro, scambiando idee e pensieri maturati dall’influenza e dagli insegnamenti unici del territorio di appartenenza, in un momento di leggerezza e spensieratezza prima di tornare a casa. Questa giornata ha rappresentato un’importante opportunità di confronto non solo tra scuole e province differenti ma anche tra generazioni, essendo il centro del dibattito le varietà antiche. Oggi più che mai è importante pensare a quello che la diversità può donare al mondo in cui viviamo, di cui componente fondamentale sono anche gli agroecosistemi.