Nell’Azienda Agraria sono presenti diverse colture arboree: melo, pero, albicocco, susino, ciliegio e vite a cui si aggiunge una collezione di fruttiferi minori. I frutteti (suddivisi in Maloideae e Prunoideae) occupano una superfice agricola utile compressiva di 5700 m2, ospitano varietà coltivate (Cultivàr) sia internazionali, sia locali, e in particolar modo numerose varietà “antiche”. L’ampia diversità varietale consente di mettere a confronto caratteristiche tecniche, quali il gruppo pomologico di appartenenza, l’epoca di fioritura e quella di maturazione. Dal 2014 a oggi si è provveduto a rinnovare oltre il 90% delle superfici investite a frutteto, consentendo l’ammodernamento degli impianti e il mantenimento della loro produttività. La vite da vino occupa un posto preminente nell’azienda. Il vigneto dell’Istituto, che si estende su di una superficie agricola utile di circa 47.000 m2, è caratterizzato da diversi vitigni tipici della provincia di Reggio Emilia (Ancellotta, Lambruschi: Marani, Maestri, Salamino, Grasparossa, Oliva, ecc.) nonché da numerosi vitigni locali. Dal 2015 a oggi si è provveduto a rinnovare oltre il 95% delle superfici investite a vigneto, consentendo l’ammodernamento degli impianti e il mantenimento della loro produttività. Questi interventi, oltre a consentire un ripristino/mantenimento della capacità produttiva aziendale, tramite la realizzazione di un impianto viticolo a elevata produttività e di nuova concezione, garantiscono alle numerose classi di Allievi degli indirizzi agrari la possibilità di svolgere in futuro le indispensabili attività didattiche riferibili alla viticoltura. Grazie alla collaborazione con il Consorzio Fitosanitario Provinciale di Reggio Emilia, nella primavera del 2021 è iniziata la sperimentazione di campo per il “Miglioramento genetico di Vitis vinifera var. Lambrusco e Ancellotta”, che ha previsto la realizzazione di un vigneto sperimentale di 4.000 metri quadrati, costituito da cloni, ottenuti per mutazione indotta e rigenerazione in vitro, capaci di resistere alle principali micopatie della vite europea. Nel 2022 è inizaita una sperimentazione in ambiente confinato di linee con materiale da cis-genesi.

 

00Culture arboree

Nell’inverno 2021 è iniziata la moltiplicazione delle varietà/accessioni costiuteni la Collezione di “Antichi vitigni”; le marze, prelevate dalla collezione ormai senescente, sono state sottoposte a termoterapia presso un vivaio specializzato che ha realizzato le barbatelle mediante innesto su portainnesto termoterapizzato. Dopo la coltivazione in barbatellaio e, a seguire, lo stazionamento in vivaio per la micorrizazione in vaso, i vitigni sono stati nuovamente messi a dimora presso l’Azienda Agraria per costituire un vigneto sperimentale, a Guyot, di quasi 6000 m2 denominato “Nuova collezione ampelografica”. La sperimentazione ha l’obiettivo di consentire la conservazione ex situ dell’agrobiodiversità viticola, ricostituendo una collezione ampelografica costituita da 72 accessioni, tra le quali autoctonie rare e a fortissimo rischio di erosione genetica.  Grazie alla collaborazione con il Consorzio Fitosanitario Provinciale di Reggio Emilia sono stati svolti saggi biomolecolari per verificare la presenza di fitopatogeni trasmissibili (virus e fitoplasmi) su di un campione di marze destinate alla moltiplicazione (campione pre-termoterapia, pari all’8%), su di un campione di barbatelle innestate (campione post-termoterapia, pari all’8%) e su un campione di piante in vaso (pre-trapianto, pari al 13%).


 

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