Nella mattinata di martedì 10 ottobre 2023 l'Istituto Zanelli ha avuto il piacere di ricevere la visita dei partecipanti alla Gran Fondo dei Trapiantati, un’iniziativa promossa da AIDO e dagli “Amici del Trapianto di Fegato ODV” di Bergamo.
La manifestazione, giunta ormai alla sua diciassettesima edizione, ha come obiettivo quello di sensibilizzare le masse sui temi dei trapianti e della donazione di organi, spesso ignorati dai media e sottovalutati dall’opinione pubblica.La gara amatoriale vede quindi la partecipazione di numerosi ex-pazienti, accompagnati da medici e dai rappresentanti delle associazioni organizzatrici. Tutti insieme, lungo chilometri e chilometri di strade, diffondono da diciassette anni un messaggio forte e commovente, che la classe 5I, in rappresentanza dell’intero corpo studentesco, ha avuto l'opportunità di ricevere in prima persona. Gli ospiti sono stati accolti da alunni e docenti e la mattina è stata inaugurata da un discorso della vicepreside Lorella Chiesi, accompagnato da un’interessante introduzione all’argomento svolta dal presidente della sede AIDO di Reggio, Dott. Enrico Spallanzani, in collaborazione con il Dott. De Franco, ex-primario del Santa Maria Nuova. Ragazzi e ragazze hanno quindi assistito a una piccola conferenza nella quale sono state ascoltate le parole dello staff medico, che comprendeva gli specialisti provenienti da Bergamo e il Dott. De Franco. Abbondante spazio è poi stato lasciato alle toccanti esperienze dei corridori. Infine, grazie ad un piccolo momento dedicato, la classe ha potuto anche interagire direttamente con gli ospiti, attraverso una serie di domande che hanno alimentato l’interesse di alunni, medici e pazienti. Sono però stati i momenti in cui i pazienti hanno aperto i loro cuori, secondo i ragazzi, i più intensi e struggenti. Le toccanti testimonianze dei trapiantati, straripanti di emozioni, possiedono un enorme carico emotivo. Persone dal passato oscuro, difficile, incerto, alle quali è stata offerta la possibilità del trapianto: una speranza che ha alimentato la loro voglia di lottare, lottare per un futuro del quale si erano oramai dimenticati. E poi l'immensa gratitudine della vita ridonata loro, un regalo enorme che ha nuovamente illuminato e colorato un’esistenza ormai capitolata nelle tenebre. Tutti i testimoni erano accomunati da un sentimento, un ricordo, un dono ricevuto da un angelo ignoto. Non stupisce quindi che, nelle loro parole, l’operazione acquisti il peso simbolico di una rinascita e spesso, con voce salda e occhi lucidi, si sono riferiti al periodo successivo al trapianto come ad una vera e propria seconda vita, nuova, intensa e cangiante.Se quindi la descrizione dei medici non ci è bastata, se la quantità di persone e risorse messe a disposizione di un singolo non ci bastano, che sia la travolgente gioia di vivere di queste persone a farci riflettere sul valore della nostra permanenza su questa terra. Un coro solenne ci grida all'unisono una sola strofa: la vostra vita vale più di ogni cosa, amatela, custodita, vivetela, perchè è tutto ciò che avete.